Le Stanze degli Ospiti del Castello di Montalbano sono dedicate ai personaggi che furono Ospiti d’importanza storica del Castello e si ispira, attraverso la scelta dei colori, dei materiali, dello stile degli arredi, delle immagini, agli intrecci delle vite dei suoi più conosciuti e famosi Ospiti con la Storia del Castello.

All’interno della stanza, l’atmosfera è d’altri tempi, cupa ma non paurosa. Romantica e imponente allo stesso tempo.

La Stanza degli Ospiti dedicata a Mussolini richiama lo stile Anni ’20, con un tocco di austerità e toni scuri.

Il letto è circondato da un baldacchino geometrico, che all’occorrenza si illumina. Di fronte, tre grandi specchi che richiamano le finestre del Palazzo della Civiltà Italiana di Roma.

Questa Stanza degli Ospiti è dedicata a Benito Mussolini, controverso personaggio della storia d’Italia di memoria ancor oggi vivente, il cui governo durò quasi un ventennio.

Come affermava con orgoglio, la sua aspirazione più grande era quella di rifondare l’Impero Romano attraverso una politica decisionista e di potenza “Dopo la Roma dei Cesari, dopo la Roma dei Papi, c’è oggi una Roma, quella fascista, la quale con la simultaneità dell’antico e del moderno si impone all’ammirazione del mondo”. 

Dal momento in cui iniziò il suo governo eliminò ogni forma di dissidenza politica e sociale alle sue idee ma nel perseguire i suoi ideali di grandezza realizzò opere importanti.

Nella città d’arte di Firenze, ristrutturò il Politeama fatiscente e ne restituì alla città un nuovo e prestigioso Teatro Comunale, fece costruire un nuovo ponte all’altezza del parco delle Cascine che volle dedicare alla vittoria italiana del 1918 (ancor oggi Ponte alla Vittoria), dette alla città uno stadio calcistico progettato da Pierluigi Nervi, fece realizzare la nuova stazione ferroviaria centrale di Santa Maria Novella con la pianta a forma di fascio (progettata dall’Architetto Giovanni Michelucci) al posto della vecchia stazione ottocentesca Maria Antonia, ormai inadeguata al flusso turistico crescente attratto dalla città di Firenze.

Mussolini, che era spesso a Firenze, fu per più volte Ospite del Castello di Montalbano e del proprietario dell’epoca il Conte Nigra.

Qui al Castello il 2 aprile 1929, Mussolini firmò un comunicato congiunto con l’allora ministro degli esteri britannico Austen Chamberlain, con cui si ribadivano i legami d’amicizia e d’alleanza con la Gran Bretagna.

Non è un caso che il salone principale del Castello, quello delle Cene Romantiche, sia tuttora rivestito del classico pavimento in cotto di fornace a scacchiera bianca e nera, assai tipico dell’architettura e del periodo fascista.

Questa Stanza degli Ospiti ispira la propria semiotica ai due colori che richiamano il fascismo, il nero campeggiante e l’oro a decoro e contorno.

Che sono poi i colori che richiamano il senso dell’autorità, del rispetto, dell’importanza, del potere e del pregio.

La Stanza degli Ospiti dedicata a Mussolini è caratterizzata dal letto a baldacchino con colonnine in legno massello con design a fascio e struttura di copertura a tempietto classico.

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